La storia della Parrocchia Madonna del Lavoro inizia nel secondo dopoguerra, tra il 1948 ed il 1968, quando la città di Bologna aumentò di una volta e mezzo rispetto alla popolazione ed alla estensione precedente, che era rimasta quasi immutata dall’epoca comunale. Di questa trasformazione il cardinale Giacomo Lercaro, giunto a Bologna nel 1952, vide le sfide e le problematiche dovute alla presenza di persone provenienti da altre zone d’Italia e da culture diverse, ma anche le possibilità che questa situazione poteva creare. Reperì quindi circa cinquanta aree su cui far sorgere nuove parrocchie nella periferia di Bologna, in zone limitrofe ai terreni su cui si sarebbero edificate le nuove abitazioni.

Uno di questi terreni, posto tra la via Scarlatti e la via Ghirardini, in zona Foscherara, avrebbe dovuto vedere la costruzione di una chiesa intitolata a Santa Gemma Galgani. Da un incontro occasionale, però, fra il Cardinale ed un sacerdote Guanelliano, avvenuto in una casa di vacanze che allora la diocesi di Bologna prendeva in affitto dall’Istituto Bambini Poveri (ora “Istituto don Ghinelli”) di Gatteo, lo Spirito fece nascere un nuovo progetto. La nuova parrocchia sarebbe stata affidata ai padri Guanelliani e sarebbe stata dedicata a “Madonna del Lavoro“. Questo titolo era molto caro a San Luigi Guanella, e diverse sono le  parrocchie guanelliane  con questa dedicazione.

Così il 2 dicembre 1956 il card. Lercaro firmò il decreto che metteva  in atto il progetto di istituzione della nuova Parrocchia, stipulando, il 6 aprile 1957, una convenzione con la congregazione guanelliana dei Servi della Carità, mentre il decreto di affidamento porta la data del 17 luglio 1957. Il 18 novembre 1959 un decreto del Presidente della Repubblica, Giovanni Gronchi, riconobbe la personalità giuridica della nuova Parrocchia, sita nel territori di S. Ruffillo.

La nuova parrocchia nacque ufficialmente la notte di Natale 1956, nella S. Messa celebrata in un locale chiuso da tre saracinesche in via Toscana 38-40 (l’attuale farmacia), mentre i due sacerdoti, il parroco don Mario Scuratti e don Sante Piacenti, abitavano in un piccolo appartamento al quarto piano dello stesso stabile. L’arredamento della chiesa fu recuperato e offerto dalle altre case guanelliane.

Nel mese di marzo del 1957 fu deciso di acquistare un padiglione prefabbricato e smontabile, a due piani, in ferro, cemento e legno, come costruzione provvisoria per la nuova parrocchia. L’inaugurazione e la benedizione della nuova chiesa avvennero la terza domenica di settembre, giorno che per molti anni sarà dedicato alla festa della parrocchia. Al termine della celebrazione fu benedetta l’immagine della “Madonna del Lavoro” dipinta su tela dal prof. Carlo Cocquio di Varese e donata da don Luciano Tosi, rettore del santuario “Madonna del Lavoro” di Nuova Olonio. Una copia autentica della stessa tela venne data in regalo alla parrocchia di Casalgrande (RE), anch’essa intitolata  “Madonna del Lavoro”.

Don Mario Scuratti fu il primo parroco della parrocchia, dal 1956 al 1974; a lui succedettero don Santino Monti (1974-1980), don Ampelio Nardin (1980- 1997), don Enrico Bongiascia (1997-1999), don Mario Baldini  (1999-2008) e don Danilo Priante (2008-2010), coadiuvati da numerosi cappellani. Nel 2010 la Congregazione dei Guanelliani decise di lasciare l’attività della Parrocchia, che ebbe così un parroco diocesano, don Alessandro Arginati (entrato  il 10/10/2010).

Tra il 1959 ed il 1961 vennero costruite la nuova casa parrocchiale e la nuova chiesa, inaugurata il giorno 11 giugno 1961 alla presenza di mons. Lercaro. Il progetto, degli architetti Serafini e Promontorio, era risultato vincitore ex-aequo ad un concorso bandito nell’ottobre 1956 per la progettazione del complesso parrocchiale di S. Vincenzo de’ Paoli, e voleva sottolineare la coralità della vita parrocchiale: “l’idea fu quella di dare unità attraverso la copertura alle diverse parti della chiesa, dall’atrio alla navata, dalle cappelle laterali all’altare” (da una lettera scritta al parroco dai progettisti). La costruzione volle far prevalere la dimensione orizzontale per dare un senso di riposo tra gli alti palazzi che si stavano edificando tutto attorno all’area.

Le due colonne che adornano l’ingresso furono inaugurate nel 1967, in occasione della prima decennale della parrocchia: l’una dedicata a san Luigi Guanella, l’altra a Maria.

Le altre opere parrocchiali, cioè il teatro, le aule che per un periodo vennero utilizzate dal comune come scuola elementare e la nuova abitazione dei sacerdoti vennero costruite dal 1970 ed inaugurate nel 1972.

Dal 1961 il formarsi di nuove parrocchie limitrofe (San Giovanni Bosco, San Giacomo fuori le mura, San Gaetano), portò cambiamenti nel territorio della parrocchia Madonna del Lavoro, limitandolo.

L’attività dei guanelliani nella parrocchia durò fino al 2010. In questo periodo crebbero in parrocchia e decisero di seguire la propria vocazione religiosa alcuni ragazzi: don Orfeo Facchini, ordinato sacerdote il 7 settembre 1974, suor Maria Bottura e suor Annarita Scarinci, la cui professione religiosa avvenne il 7 agosto 1994, e don Davide Patuelli, ordinato il 29 aprile 1995, e che fu anche cappellano nella parrocchia.

Da quando i guanelliani hanno lasciato Bologna, la parrocchia ha avuto un solo parroco diocesano, don Alessandro Arginati, e non dimentica la propria storia, celebrando con attenzione la festa di San Luigi Guanella l’ultima domenica di ottobre, avendo spostato la festa della comunità a maggio, mese mariano.