Luigi Guanella nacque il 19 dicembre 1842 a Fraciscio, una piccola frazione del comune di Campodolcino in provincia di Sondrio, e morì il 24 ottobre 1915 a Como.  L’ambiente che lo educò da fanciullo fu quello duro della montagna e della povertà familiare. Gli abitanti di Fraciscio infatti vivevano in povertà, dediti ai più duri lavori per garantirsi il minimo di sopravvivenza. Il piccolo Luigi apprese così l'abitudine al sacrificio e al lavoro, l'autonomia, la pazienza e la fermezza nelle decisioni, insieme a grande fede. Queste qualità erano vissute profondamente nella sua famiglia: il padre Lorenzo, per 24 anni sindaco di Campodolcino, severo e autoritario, la madre Maria Bianchi, dolce e paziente, e 13 figli. A dodici anni Luigi ottenne un posto gratuito nel collegio Gallio di Como e proseguì poi gli studi nei seminari diocesani (1854-1866). La sua formazione culturale e spirituale è quella comune ai seminari nel Lombardo-Veneto, per lungo periodo sotto il controllo dei governanti austriaci. In seminario teologico entrò in familiarità col vescovo di Foggia, Bernardino Frascolla, rinchiuso nel carcere di Como, poi a domicilio coatto in seminario (1864-66), e si rese conto della ostilità che dominava le relazioni dello stato unitario verso la Chiesa. Fu ordinato sacerdote il 26 maggio 1866, alle prime luci dell’alba, proprio dal vescovo di Foggia (la diocesi di Como risultava vacante).

Da subito cercò di attuare il progetto di essere “padre dei poveri”, come aveva avuto il dono di vedere per sé proprio il giorno della prima Comunione, sull’alpe di Gualdera, mentre leggeva un libro di devozioni.

Iniziò con entusiasmo la vita pastorale in Valchiavenna (Prosto, 1866 e Savogno, 1867-1875) e, dopo un triennio salesiano, di nuovo in parrocchia in Valtellina (Traona, 1878-1881), per pochi mesi a Olmo e infine a Pianello Lario (Como, 1881-1890). A Pianello poté dedicarsi all'attività di assistenza ai poveri, rilevando l'Ospizio fondato dal predecessore don Carlo Coppini, con alcune Orsoline che organizzò in congregazione religiosa (Figlie di S. Maria della Provvidenza) e con queste avviò la Casa della Divina Provvidenza in Como (1886), con la collaborazione di suor Marcellina Bosatta e della sorella Beata Chiara  La Casa e l’Opera ebbero subito un rapido sviluppo, e quando don Guanella lasciò questa terra le case da lui progettate e costruite erano già una ventina.

 

 

 

Fu dichiarato beato da Paolo VI il 25 ottobre 1964. Il 1º luglio 2010 papa Benedetto XVI promulgò il decreto di canonizzazione di don Luigi Guanella. Il 23 ottobre 2011 fu proclamato santo dallo stesso pontefice in Piazza San Pietro.

Don Luigi Guanella viene spesso affiancato all’opera di S. Giovanni Bosco e a quella di S.Giuseppe Cottolengo: vissuti negli stessi anni negli stessi territori, si conoscevano ed hanno avuto occasioni di collaborazione. Don Luigi volle dare alla sua opera una connotazione sociale, nel senso di servizio da svolgere per i poveri e gli emarginati, originata da una profonda fede e da una grande fiducia nella Provvidenza divina.

Afferma Alfeo Bertondini: “l’azione fraterna verso il prossimo che si trova invischiato nelle ragnatele del dolore e dell’indigenza è il banco di prova del cristianesimo, di chiunque si professi come tale: questa, a nostro avviso, rientra nella più ferma convinzione di don Guanella”.

     

Bibliografia e sitografia

http://www.operadonguanella.it/

Alfeo  Bertondini. La Parrocchia Madonna del Lavoro tra memoria e futuro.