“Voi siete l’edificio di Dio” ascoltiamo nel brano della 1° Lettera di San Paolo apostolo ai Corinzi in questa domenica in cui celebriamo l’Eucaristia nella Festa della Dedicazione della Basilica Lateranense.

La Basilica di San Giovanni in Laterano (“in Laterano” perché il terreno era precedentemente appartenuto alla famiglia dei Laterani) è la cattedrale di Roma e la sede ecclesiastica ufficiale del Papa. È conosciuta come l’Arcibasilica del Santissimo Salvatore e dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista in Laterano ed è la più antica delle quattro basiliche maggiori della città. La basilica è considerata “Omnium Urbis et Orbis Ecclesiarum Mater et Caput”, ovvero “Madre e Capo di tutte le Chiese della Città e del Mondo” e rappresenta un capolavoro dell’arte e dell’architettura, simbolo della Chiesa Cattolica. La sua storia risale al IV secolo, ed è stata ristrutturata più volte nel corso dei secoli, mantenendo un’importanza centrale nella vita religiosa di Roma e del mondo.

          Per questo motivo la Festa prevale sulla celebrazione domenicale e diventa occasione per tutti di riconoscersi parte di un unico edificio/corpo… pietre vive di un’unica Chiesa, membra dell’unico Corpo di cui Cristo è il Capo.

“Voi siete l’edificio di Dio” quindi per i discepoli e le discepole del Signore Gesù, ancor più che per ogni essere umano, come ci richiama Papa Francesco nella Lettera Enciclica “Fratelli tutti”: “C’è un riconoscimento basilare, essenziale da compiere per camminare verso l’amicizia sociale e la fraternità universale: rendersi conto di quanto vale un essere umano, quanto vale una persona, sempre e in qualunque circostanza. Se ciascuno vale tanto, bisogna dire con chiarezza e fermezza che «il solo fatto di essere nati in un luogo con minori risorse o minor sviluppo non giustifica che alcune persone vivano con minore dignità». Questo è un principio elementare della vita sociale, che viene abitualmente e in vari modi ignorato da quanti vedono che non conviene alla loro visione del mondo o non serve ai loro fini”.

Non possiamo non accogliere, amare e servire la Presenza di Dio in ogni essere umano!!!

Buona Settimana              don Alessandro