“Ti scongiuro davanti a Dio e a Cristo Gesù, che verrà a giudicare i vivi e i morti, per la sua manifestazione e il suo regno: annuncia la Parola, insisti al momento opportuno e non opportuno, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e insegnamento” richiama con energia Paolo, nella seconda lettura di questa XXIX Domenica del Tempo Ordinario.

          Annuncio che determina la possibilità di un ascolto capace di lasciare scendere nel profondo il seme buono della Parola perché possa portare frutti di vita cristiana… e TUTTI noi battezzati siamo responsabili di questo, come ci ricorda Papa Leone in questa 100° GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE vivendo il nostro mandato di essere “Missionari di speranza tra le genti”.

Abbiamo iniziato ufficialmente l’Anno Pastorale Autunno/Inverno 2025-2026 alla scuola della Parola stimolati dalla riflessione di Paolo Curtaz… ora è tempo per camminare insieme sulle vie:

• di un Ascolto della Parola che ci aiuti a crescere nella conoscenza dell’Amore del Padre rivelato in Cristo Gesù,
• di una passione per Lui che ci stimoli ad essere Comunità Missionaria capace di Annunciarlo Presente nell’oggi,
• di un Celebrare la Sua presenza viva, nella Liturgia e nella propria vita, pregando la Parola,
• di un non restare così indifferenti di fronte alle tante necessità di fratelli e sorelle vivendo una Carità accogliente, operosa e rispettosa di tutti.

Non mancano e non mancheranno le proposte per vivere GIA’ tutto questo… sperando che al nostro proporre corrisponda un vostro accogliere e partecipare!

Buona Settimana                                                don Alessandro

“In ogni cosa rendete grazie: questa infatti è la volontà di Dio in Gesù Cristo” canta il versetto Alleluiatico di questa XXVIII Domenica del Tempo Ordinario.

E ne abbiamo ben motivo questa settimana per noi per la Festa di San Gaetano l’occasione per iniziare insieme le attività parrocchiali per l’anno pastorale 2025-2026.

Iniziamo questo cammino tenendo conto di quanto ci richiama il nostro Cardinal Arcivescovo Matteo nella Lettera Pastorale 2025-2026 citando Papa Francesco:

“Quando Papa Francesco venne a Bologna per incontrare la nostra Chiesa e le nostre città e per celebrare con noi proprio la prima Domenica della Parola, ci indicò un programma che vorrei fosse il nostro per i prossimi tre anni: Parola, Pane, Poveri. “Vorrei lasciarvi, a conclusione di questa giornata, tre punti di riferimento, tre “P”. La prima è la Parola, che è la bussola per camminare umili, per non perdere la strada di Dio e cadere nella mondanità. La seconda è il Pane, il Pane eucaristico, perché dall’Eucaristia tutto comincia. È nell’Eucaristia che si incontra la Chiesa: non nelle chiacchiere e nelle cronache, ma qui, nel Corpo di Cristo condiviso da gente peccatrice e bisognosa, che però si sente amata e allora desidera amare. Da qui si parte e ci si ritrova ogni volta, questo è l’inizio irrinunciabile del nostro essere Chiesa. Lo proclama “ad alta voce” il Congresso Eucaristico: la Chiesa si raduna così, nasce e vive attorno all’Eucaristia, con Gesù presente e vivo da adorare, ricevere e donare ogni giorno. Infine, la terza P: i poveri. Ancora oggi purtroppo tante persone mancano del necessario. Ma ci sono anche tanti poveri di affetto, persone sole, e poveri di Dio. In tutti loro troviamo Gesù, perché Gesù nel mondo ha seguito la via della povertà, dell’annientamento, come dice san Paolo: «Gesù svuotò sé stesso assumendo una condizione di servo» (Fil 2,7) Dall’Eucaristia ai poveri, andiamo a incontrare Gesù. Abbiamo presente la scritta che il Card. Lercaro amava vedere incisa sull’altare: «Se condividiamo il pane del cielo, come non condivideremo quello terrestre.

[…] Nell’incontro con i Vescovi della CEI Papa Leone ha come aggiunto una quarta P che, per l’urgenza della situazione drammatica che stiamo vivendo, per l’invito esplicito rivoltoci dal Papa, desidero proporre nel nostro cammino di questo anno. Si tratta della Pace”.

Un invito a tutti noi per agire queste 4 P nell’oggi… NOI E NON ALTRI siamo gli annunciatori in parole ed opere del sempre vivo e attuale Vangelo del Signore Gesù Cristo!!!

Buona Settimana                                                don Alessandro    

Abbiamo iniziato il Mese di Ottobre:

          Mese di Ottobre, mese “della Ripresa”! Tutte le attività pastorali di Autunno-Inverno della nostra Comunità Parrocchiale Madonna del Lavoro-San Gaetano ripartono con la FESTA di San GAETANO dal 7 al 12 ottobre nella quale è inserito anche l’inizio del Catechismo.

Per orientare il nostro Cammino Comunitario alla luce della Lettera Pastorale 2025-2026 del nostro Cardinale Arcivescovo Matteo, in collaborazione con la parrocchia di San Giacomo Fuori le mura, Paolo Curtaz ci guiderà con due incontri sulla PAROLA di DIO “Ci ardeva il cuore mentre ci spiegava le Scritture”:

1° parte “Dimmi chi ascolti e ti dirò chi sei: la centralità della Parola di Dio” (a San Giacomo Fuori le mura il 7 ottobre alle 20.45)

2° parte “La Sacra Scrittura tra le mani: liturgia e ascolto personale” (a Madonna del Lavoro il 9 ottobre alle 20.45)

E per gustare come la Parola poeticamente si esprime nella vita personale l’8 ottobre alle ore 19.30 presentazione del libro “parole dalla Parola” con l’autore Giovanni Corazza in chiesa a San Gaetano                Vi aspettiamo!!!

          Mese di Ottobre, mese “Missionario”! Tutta la Chiesa celebra la Giornata Missionaria Mondiale il 19 ottobre, ma tutto il mese è occasione per richiamarci al compito proprio di ogni battezzato, di essere con la propria vita testimone di Dio sempre e ovunque… SOPRATTUTTO IN QUESTA ZONA PASTORALE TOSCANA!!!

Mese di Ottobre, mese “Mariano”! La memoria liturgica del 7 ottobre, la B.V. Maria del Rosario, ha fatto sì che questo mese fosse “titolato” alla Madonna. Ravviviamo il sapiente uso comunitario e personale della preghiera del S. Rosario… da non tralasciare mai!

Mese di Ottobre, mese “Guanelliano”! Il 24 ottobre è la memoria liturgica di San Luigi Guanella, occasione per ricordare alla S. Messa tutti i guanelliani, vivi e defunti, che hanno prestato servizio in Madonna del Lavoro.

Buona Settimana                                                don Alessandro

“Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe” ascoltiamo nel vangelo di Luca in questa XXVI Domenica del Tempo Ordinario.

Parafrasando le parole di Papa Francesco vien da dire: chi è il responsabile della situazione di questi fratelli e sorelle? Nessuno! Tutti noi rispondiamo così: non sono io, io non c’entro, saranno altri, non certo io. Ma Dio chiede a ciascuno di noi: «Dov’è tuo fratello?». Oggi nessuno nel mondo si sente responsabile di questo; abbiamo perso il senso della responsabilità fraterna; siamo caduti nell’atteggiamento incurante del ricco epulone di cui parla Gesù nella parabola: indifferenti, a mala pena guardiamo il bisognoso, forse pensiamo “poverino”, e spesso pensiamo che non è compito nostro; e con questo ci tranquillizziamo, ci sentiamo a posto.

In questo mondo della globalizzazione siamo caduti nella globalizzazione dell’indifferenza. Ci siamo abituati alla sofferenza dell’altro, non ci riguarda, non ci interessa, non è affare nostro… o alimenta in noi paura e aggressività.

… purtroppo spesso sentiamo che non è affar nostro neppure l’essere membra vive e vivaci della Chiesa… tanto di quella “territoriale” che di quella universale… ma se abbiamo ricevuto di conoscere Cristo non lo possiamo ignorare, L’INDIFFERENZA PER NOI NON PUO’ ESSERE UNA OPZIONE MAI!!! IO SONO RESPONSABILE perché “gli altri” MI SONO fratelli e sorelle TUTTI!!!

Ecco allora che troverete in questo Foglio di Avvisi il programma della prossima Festa di San Gaetano che per la nostra comunità cristiana è anche l’occasione di iniziare INSIEME il Nuovo Anno Pastorale 2025-2026… per non restare indifferenti!!!

Buona Settimana

don Alessandro

“Ecco: io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (ci ricorda il versetto Alleluiatico citando il Vangelo di Matteo),quindi “Manteniamo senza vacillare la professione della nostra speranza, perché è degno di fede colui che ha promesso” come ci invita la seconda Lettura dalla Lettera agli Ebrei… è la Buona Notizia che la Parola di questa Solennità dell’Ascensione del Signore ci consegna oggi per rincuorarci nel nostro cammino e ravvivare la Speranza… Mai più da soli perché il Signore è presente in chi ci è prossimo!!!

Il Crocifisso Risorto è con noi… in ognuno di noi perché afferma “qualsiasi cosa avete fatto o non avete fatto ad uno di voi, l’avete fatta o non l’avete fatta a Me”! Non possiamo allora rimanere indifferenti di fronte alle tremende violenze perpetuate nei paesi in guerra e che ci sono richiamate dai Media. Diceva commentando la parabola del Buon Samaritano Papa Leone XIV nell’Udienza Generale di mercoledì scorso: “Per questo Gesù racconta una parabola che è un cammino per trasformare quella domanda, per passare dal chi mi vuole bene? Al chi ha voluto bene? La prima è una domanda immatura, la seconda è la domanda dell’adulto che ha compreso il senso della sua vita. La prima domanda è quella che pronunciamo quando ci mettiamo nell’angolo e aspettiamo, la seconda è quella che ci spinge a metterci in cammino… La compassione si esprime attraverso gesti concreti… quando anche noi saremo capaci di interrompere il nostro viaggio e di avere compassione? Quando avremo capito che quell’uomo ferito lungo la strada rappresenta ognuno di noi.”

E’ ormai al termine questo Tempo di Pasqua, in questa settimana in cui concludiamo la nostra preparazione alla Pentecoste, invochiamo ardentemente il Dono che il Crocifisso Risorto desidera farci: lo Spirito Santo… Spirito di Verità, di Amore accogliente e fecondo, di Luce che richiama al cuore la Parola Nuova del Vangelo, di Speranza che ci guida ad agire per il Bene… anche contro ogni umana speranza fondata solo sul “buon senso”.

Lo invocheremo insieme sabato 7 giugno in Madonna del Lavoro con tutta la Zona Toscana alle 18.00 celebrando la Veglia di Pentecoste… vi aspettiamo tutti per invocare su tutti il dono dello Spirito che dà Vita… che dà Pace!!!

Buona Settimana                                             don Alessandro

In questa VI Domenica del Tempo di Pasqua la Parola ci invita a far conto sull’aiuto dello Spirito Santo per comprendere la volontà di Dio, e quindi agire di conseguenza nell’oggi, avendo la giusta indicazione su come affrontare Tempi Ordinari e Tempi di Crisi… “E’ parso bene infatti, allo Spirito Santo e a noi…” “lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, Lui vi ricorderà tutto ciò che vi ho detto…”… proclamano la Prima Lettura e il Vangelo.

Siamo ormai al termine di questo Tempo di Pasqua, domenica prossima celebreremo già l’Ascensione! E’ quindi quanto mai opportuno invocare con tutte le forze e con desiderio vero, il dono dello Spirito Santo.

            “Vieni, Spirito, sii per noi il ghiaccio che dà i brividi alla carne e lo sguardo che svela il volto della verità.

            Vieni, Spirito, fa’ che ogni vento contrario, come per gli uccelli del cielo, sia usato per farci alzare in volo e più in alto.

            Vieni, Spirito, a riportarci ad abitare la vita senza chiederci come, dove, perché. L’amore non ha un posto, è un modo di vivere.

            Vieni, Spirito, a riconciliare l’eternità e la fragilità, ad accogliere i giorni e impastarli come il pane, a spingere il mio cuore dove altri non riescono. Amen”.   (don Gigi Verdi)

Buona Settimana                                                don Alessandro    

“Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri” ci richiama Gesù nel vangelo di questa V Domenica del Tempo di Pasqua.

          Scritti di ogni tipo, canzoni dalle melodie più svariate, discorsi quotidiani, … dove usiamo questo termine: “amore” … ma di rado percepiamo il suo autentico contenuto riconoscendo che Amore è il nome proprio di Dio… che ci si è manifestato amandoci fino alla morte di croce in Cristo Gesù!!!

… solo volgendo a Lui il nostro sguardo, l’attenzione e l’ascolto del cuore, possiamo imparare cosa è Amore e come amare.

          Vi propongo una poesia di don Gigi Verdi sull’Amore:

“Gesù avvicinati a noi,

troverai parole contorte e macerie; so che ne avrai di nuovo cura e le spazzerai via con Amore.

Amiamo sempre troppo poco e troppo tardi e anche se i frutti dei nostri sforzi umani sono dolci, senza amore non riescono nemmeno a saziare.

L’amore rende la vita attenta ad ogni suono o profumo, alle voci e ai volti.

L’amore salva i frammenti di vita, l’amore scava le pietre per costruire case e nutre arcobaleni che aprono cammini di luce.

L’amore è vento che porta lontano. Gesù quando mi dici: “Ti amo”, sento che io non sono più io, tu non sei più tu e la gente intorno non è più la stessa.

Vi è un fuoco d’amore sotto la terra, vi è un fiume d’amore sotto la terra e noi ne dobbiamo essere testimoni.”

Buona Settimana              don Alessandro

Il Tema della Festa di quest’anno: “La Speranza è l’ultima… a farci vivere”, parafrasando il detto popolare “la Speranza è l’ultima a morire” dobbiamo cristianamente affermare che la Speranza è ormai l’ultima virtù che ci smuove a vivere nel quotidiano andando controcorrente in un Mondo che sembra far di tutto per spegnerla e ci è di sprone in questa Domenica IV del Tempo di Pasqua, 62° GIORNATA MONDIALE DELLE VOCAZIONI.

In fondo il “segreto” per vivere la propria vocazione Cristiana sta tutto qui… nell’aver Speranza in Dio nutrendo della Sua Parola l’agire quotidiano.

Il vangelo di Giovanni di questa domenica poi, “Le mie pecore ascoltano la Mia voce… il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola”, alimenta la nostra Speranza e ci dà forza per vivere in questo Mondo come anche ci ha richiamato nelle sue prime parole il Papa eletto Leone XIV: “Dio ci vuole bene, Dio vi ama tutti, e il male non prevarrà! Siamo tutti nelle mani di Dio. Pertanto, senza paura, uniti mano nella mano con Dio e tra di noi andiamo avanti..”

Quindi invito tutti a riscoprirci comunità chiamata/vocata in Cristo CrocifissoRisorto, ad essere TESTIMONI di SPERANZA… anche approfittando delle proposte di questa Festa, occasione d’oro per crescere e portare frutto… INSIEME!!!

Buona Settimana              don Alessandro

“… mi vuoi bene?” domanda il Cristo CrocifissoRisorto a Simone figlio di Giovanni, detto Pietro nel brano del Vangelo secondo Giovanni annunciato in questa III Domenica del Tempo di Pasqua.

E noi ascoltiamo come se fosse cosa ordinaria Dio domandare amore ad un uomo, nel brano Simon Pietro…ma nel concreto ad ogni uomo e donna… a me, a te che leggi ora e che ascolterai o hai ascoltato queste parole “… mi vuoi bene?”!!! Gesù non domanda più di quanto possiamo offrirgli… domanda affetto nella misura in cui possiamo darlo mostrando l’amore per Lui amando il nostro prossimo, così che sia resa vana ogni violenza dell’uomo sull’uomo… questo alimenta in noi la Speranza!!!

È il Tema della Festa di quest’anno: “La Speranza è l’ultima… a farci vivere”, parafrasando il detto popolare “la Speranza è l’ultima a morire” dobbiamo cristianamente affermare che la Speranza è ormai l’ultima virtù che ci smuove a vivere nel quotidiano andando controcorrente in un Mondo che sembra far di tutto per spegnerla!!!

Per questo abbiamo chiesto l’aiuto del Teologo e scrittore Paolo Curtaz il 14 maggio alle 21.00 “La Speranza che è in voi” che con il suo intervento aiuterà la nostra riflessione.

Segnalo poi questa iniziativa nelle domeniche del mese di maggio che ci può aiutare a riscoprire il momento del ringraziamento dopo aver ricevuto la Comunione… una piccola sosta silenziosa in compagnia di Colui che abbiamo ricevuto e che col Suo essere con noi ci ridice “… mi vuoi bene?” E silenziosamente risponde “Io SÌ!” donandosi nell’Eucaristia.

INIZIATIVA ADDORAZIONE EUCARISTICA TEMPO DI PASQUA

Nel mese di maggio, quindi le domeniche 4, 8, 18 e 25

• al termine della S.Messa a San Gaetano il SS. Sacramento viene esposto all’altare minore per una ventina di minuti di Adorazione;
• al momento della reposizione post Comunione a Madonna del Lavoro il SS. Sacramento viene portato in cappellina (corridoio uffici) per una ventina di minuti di Adorazione.

Buona Settimana                           don Alessandro

“Rendete grazie al Signore perché è buono: il suo amore è per sempre” canta il Salmo di questa seconda domenica del Tempo di Pasqua: domenica in cui si celebra la Misericordia di Dio, appunto il suo eterno amore per l’uomo! Manifestato anche nel dono alla Sua Chiesa di Papa Francesco. Lo ricordiamo con le sue parole al Messaggio Pasquale “Urbi et Orbi”:

“Cristo è risorto, alleluia! Fratelli e sorelle, buona Pasqua!

Oggi nella Chiesa finalmente risuona l’alleluia, riecheggia di bocca in bocca, da cuore a cuore, e il suo canto fa piangere di gioia il popolo di Dio nel mondo intero.

Dal sepolcro vuoto di Gerusalemme giunge fino a noi l’annuncio inaudito: Gesù, il Crocifisso, «non è qui, è risorto». Non è nella tomba, è il vivente!

L’amore ha vinto l’odio. La luce ha vinto le tenebre. La verità ha vinto la menzogna. Il perdono ha vinto la vendetta. Il male non è scomparso dalla nostra storia, rimarrà fino alla fine, ma non ha più il dominio, non ha più potere su chi accoglie la grazia di questo giorno.

Sorelle e fratelli, specialmente voi che siete nel dolore e nell’angoscia, il vostro grido silenzioso è stato ascoltato, le vostre lacrime sono state raccolte, nemmeno una è andata perduta! Nella passione e nella morte di Gesù, Dio ha preso su di sé tutto il male del mondo e con la sua infinita misericordia l’ha sconfitto: ha sradicato l’orgoglio diabolico che avvelena il cuore dell’uomo e semina ovunque violenza e corruzione. L’Agnello di Dio ha vinto! Per questo oggi esclamiamo: «Cristo, mia speranza, è risorto!» (Sequenza pasquale).

Sì, la risurrezione di Gesù è il fondamento della speranza: a partire da questo avvenimento, sperare non è più un’illusione. No. Grazie a Cristo crocifisso e risorto, la speranza non delude! Spes non confundit!. E non è una speranza evasiva, ma impegnativa; non è alienante, ma responsabilizzante.

Quanti sperano in Dio pongono le loro fragili mani nella sua mano grande e forte, si lasciano rialzare e si mettono in cammino: insieme con Gesù risorto diventano pellegrini di speranza, testimoni della vittoria dell’Amore, della potenza disarmata della Vita.

[…] Vorrei che tornassimo a sperare che la pace è possibile!”

Buona Settimana                           don Alessandro