Domenica 7 dicembre 2025 – II Domenica di Avvento
“Convertitevi perché il Regno dei Cieli è vicino!” grida nel deserto Giovanni il Battista nel brano del Vangelo di Matteo in questa II Domenica del Tempo di Avvento.
La prima necessaria conversione è proprio il “fermarsi” per rendersi conto di quello che si sta vivendo…
C’è sempre il rischio, presi dalle necessità, occupazioni e preoccupazioni della vita quotidiana, di perdersi quanto accade silenziosamente intorno a noi, ora ad esempio l’inizio dell’Avvento, … così assordati e accecati da quanto ci è presentato violentemente e intenzionalmente per spegnere la Speranza, che ci scivola come sabbia fra le mani il presente, l’oggi, dove sono le piccole cose, le azioni quotidiane della gente comune, che con silenziosa forza tengono a bada l’oscurità, semplici atti di gentilezza e amore che ravvivano la Speranza intorno a noi e in noi, spesso senza che ce ne rendiamo conto e che dedichiamo tempo ad un GRAZIE!
E allora ecco diventiamo un po’ “umarel”, “fermiamoci” strategicamente, là dove siamo, diamo un segnale che qualcosa può cambiare se cambiamo noi per primi… là dove il Signore Dio fa una cosa nuova che proprio ora germoglia, e se non se ne accorge nessuno perché troppo di corsa o distratti col vostro fermarvi attirate l’attenzione a quello che state osservando, come ogni buon “umarel” che si rispetti.
Non ci capiti di lasciare passare questo Tempo di Avvento senza ricercarci un tempo di sosta, ad esempio:
- con una visita in chiesa, innanzi al Santissimo Sacramento, tu per tu col Signore, così da sperimentare che ci è vicino;
- col vivere la preparazione del Presepe in casa richiamando alla mente l’evento che si sta rappresentando, o rileggendo il brano del vangelo di Luca del Natale, o pregando davanti al presepe;
- o… come credete e potete fare a seconda degli impegni quotidiani…
Buona Settimana don Alessandro
